Stanze Segrete

Raccolta di espressioni sul modo di intendere l’arredo.

Mi è capitato di leggere, esclusivamente per dovere accademico, alcuni manuali di comportamento di fine Ottocento.
Ricordo due titoli americani in particolare, non li trascrivo per evitare a chi mi legge una inutile perdita di tempo certamente investibile in altro modo.
In essi ho trovato quanto di più nocivo alla mente si possa condensare nelle circa trecento pagine complessive di testo che sono riuscito a studiare.

Gli autori stigmatizzano precise regole, addirittura teoremi, non limitandosi ad indicazioni sull’arredamento, ma dando precise istruzioni anche sul carattere stesso che doveva essere attribuito alle singole stanze.
A proposito di questo argomento ho una precisa idea e, sebbene professionalmente coinvolto nella necessaria e confessata conoscenza dei valori storici, ho sempre legato il concetto di “successo progettuale” all’attitudine che hanno i più fortunati di noi ad ottenere bellezza e funzionalità senza seguire regole e cioè inventando. Creando una incolmabile distanza tra coloro che lo sanno fare e quelli che copiano perché non hanno idee.

Stanze Segrete nato come un gioco senza regole.
Si tratta di una raccolta di espressioni sul modo di interpretare l’arredo, scritta da chi vive tra le mura immaginate o reali delle stanze raccontate.

Su di un’agenda dai fogli bianchi passata di mano in mano ho raccolto senza ordine, in sequenza casuale ed informale, considerazioni e divagazioni sulle stanze private di chi mi sta intorno. Piccoli episodi d’arredo esistenti, pensate, progettati o probabili, vicini e caria chi li racconta. Non vi è stato alcun limite espressivo.
Taluni si sono limitati a qualche riga, altri hanno scritto pezzi più lunghi.
Oltre ai testi vi sono schizzi, disegni, scarabocchi o foto non necessariamente professionali o a fuoco.
Il messaggio di queste pagine è legato anche al meccanismo della loro lettura.
Sfogliandole infatti si incontrano in rapida sequenza l’emozione di un acquarello, la simpatia di una battuta, la minuziosa descrizione di un dettaglio, l’intimità di una lettura, il racconto di una giornata, un’idea per vivere meglio e tante altre cose, tutte diverse tra loro come diversi, multiformi e molti colori sono i mondi di coloro che hanno partecipato a Stanze Segrete.
In fondo ho lasciato alcune pagine bianche: saranno utili a coloro che intenderanno proseguire la raccolta.

Paolo Casti

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