Il BBX Sound Board è un diffusore audio Hi-Fi auto amplificato di grande potenza.
Il design incorpora in un oggetto profondo come il palmo di una mano le centraline Wi Fi e Bluetooth, due amplificatori e cinque altoparlanti di diverse dimensioni. Il BBX Sound Board è stretto ed alto per ridurre il più possibile l’ingombro al suolo e per fare in modo di ottenere una distribuzione delle tonalità alte e medie al di sopra delle teste del pubblico. La notevole potenza con la conseguente spinta degli altoparlanti, insieme alla ridotta profondità, impongono di appoggiarlo al muro per ottenere un oggetto stabile e sicuro.

Da questa necessità è scaturita l’idea della forma dell’oggetto.
Una tavola appoggiata al muro che tocca con la sommità superiore la parete e con la base gommata sul pavimento, scostandosi dal muro quanto basta per garantire stabilità.

Ho progettato la mia tavola musicale per essere robusta e stabile; l’unico vincolo imposto dai tecnici audio era che il volume interno fosse di almeno 200 litri. Per contenere lo spessore percepito dei profili intorno ai 12 cm, e rispettare le indicazioni dei tecnici, ho dovuto spostare in avanti gli altoparlanti. Questo espediente ha, di fatto, dato un carattere alla facciata principale della tavola. Ho fatto in modo che il profilo perfettamente circolare degli altoparlanti, nelle differenti dimensioni, spingesse verso l’esterno il jersey bloccato sul profilo rettangolare del perimetro.
Il risultato estetico è che la mia saponetta, alta e stretta, sfoggia sul davanti dei misteriosi corpi circolari sporgenti, crescenti in dimensioni dall’alto in basso.

Per staccare otticamente e strutturalmente dal pavimento il parallelepipedo giallo, ho montato il carrello cromato di un longboard, accessoriato con ruote gialle.
Funzionalmente quando è in posizione di riposo le ruote sono bloccate e funzionano da appoggio dolce per la tavola; quando lo si inclina, le ruote si sbloccano e rendono più semplici gli spostamenti della cassa. Le ruote addolciscono l’immagine del manufatto ed in più le conferiscono quella natura nomade che hanno tutti gli oggetti della linea “Boohmbox”.
— Paolo Casti