BBX 66

Ho progettato il mio BBX66 partendo dall’idea che avrebbe vissuto all’aperto e sarebbe stato trattato male, quindi ho pensato che doveva resistere all’acqua ed agli urti accidentali. Doveva essere abbastanza leggero da poter essere trasportato ed abbastanza pesante da non ribaltarsi quando il volume è a manetta. Avrebbe dovuto avere il solo cavo di alimentazione e l’ingresso audio Bluetooth.
—Paolo Casti

Il BBX66 è costituito da una scatola in alluminio bilobata con la schiena protetta da due cuscini che ammorbidiscono l’appoggio ed il padiglione principale chiuso da una maglia metallica che difende dagli urti gli altoparlanti in lega leggera.

Il morbido raccordo tra i due cilindri che la caratterizzano suggerisce la possibilità di essere trasportata sulla spalla.
Il guscio è in alluminio graffiato, è trattato come se avesse già vissuto. Questo trattamento ovviamente è possibile soltanto se lo spessore lo consente.
In questo caso i tre millimetri di metallo sono più che sufficienti. La scelta di un case così solido prende le distanze da tutti i device che sono commercializzati per l’uso domestico e che sono pensati per essere guardati e non toccati.

La scelta di un case così solido prende le distanze da tutti i device che sono commercializzati per l’uso domestico e che sono pensati per essere guardati e non toccati.

La scelta della pelle naturale, per i cuscini posteriori, ammorbidisce l’immagine ruvida del BBX66 e gli conferisce lo stato di un oggetto di qualità, ribadito dalla cinghia in cuoio agganciata alle due estremità.

Ma questa non è l’unica versione.
La possibilità di personalizzare esiste come in tutte le cose che faccio, e quella del BBX66 è un’ottima occasione per confermare la tradizione.

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